A poche ore dalla storica visita di Al-Bashir in Sud Sudan, si apre un altro spiraglio nel processo di pace tra i due Paesi. Il Partito del Congresso nazionale (Ncp) del Sudan ha annunciato di voler avviare un negoziato di pace con il Movimento popolare per la liberazione del Sudan-Nord (Splm-N) per porre fine al violento conflitto tuttora in corso nelle regioni di frontiera “Nilo Blu” e “Sud Kordofan”.
E’ la prima volta che il governo di Khartoum apre ad un possibile negoziato con il gruppo ribelle sud sudanese. Anche il Splm-n si è detto subito disponibile ad incontrare i responsabili del governo e a firmare un accordo di pace, ma chiede in cambio l’immediato accesso dei convogli di aiuti umanitari per la popolazione civile nelle zone di combattimento, ridotta ormai allo stremo.
La trattativa, secondo quanto annunciato dall’agenzia di stampa Suna, verrà coordinata dai responsabili dell’Unione Africana e non ammetterà “interferenze esterne”.
Un apertura che, con l’evidente distensione dei rapporti, dopo gli accordi sulla produzione del greggio, fanno ben sperare per il futuro. Intanto, a coronare questi annunci, proprio ieri è arrivato in Sudan il primo carico di petrolio estratto nel Sud. Un primo, importante passo verso la normalizzazione dei rapporti.
