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15 Luglio 2014

Storie di bimbi del Sud Sudan

In questi giorni, in queste settimane, in Sud Sudan, nei nostri ospedali, e nelle missioni della Diocesi di Rumbek, la vita è davvero dura. Ogni giorno missionari, volontari e medici lavorano senza sosta, tra sparatorie, violenze e immensa disperazione, per dare sollievo ad una popolazione sfinita, e salvare da morte certa migliaia di bambini e bambine malnutriti e malati. E questa che il popolo sud sudanese sta vivendo, si sta rivelando una delle più drammatiche crisi umanitarie dei nostri giorni. Tutti gli sforzi, anche i nostri, sono volti a sostenere quanto più possibile il lavoro dei colleghi e degli amici impegnati laggiù, tutta la nostra attenzione è rivolta a quei bambini, ad ognuno di loro. Ed è di loro che vi vogliamo raccontare le storie. Di quei bambini che le vostre donazioni ed il vostro aiuto ci permettono di salvare. Eccone due.

 

Dall’Ospedale S. Francesco d’Assisi di Marial Lou, Sud Sudan

 

ADAU, 22 MESI, E UNA GRANDE VOGLIA DI GIOCARE!

Adau è stata ammessa nel programma nutrizione il 27 aprile 2014. Ha 22 mesi e pesa 6kg appena.

E’ la sesta nata di una sana famiglia monogama, tutti i fratelli sono vivi, suo padre lavora con il bestiame e la madre ha una piccola coltivazione di cereali e verdure e durante la stagione delle piogge distilla e vende l’alcol, per aumentare il reddito familiare

Adau è nata nel luglio 2012 in casa, ma è stata allattata solo per 6 mesi, a causa di problemi di salute della madre. Da allora, è stata affidata alle cure della sorella maggiore (di circa 12 anni), che l’ha portata con se nel campo di bestiame dove vive 9 mesi l’anno per aiutare il padre. In quell’accampamento , nutrita solo con latte di vacca, Adau presto si ammala ed ha anche difficoltà di respirazione e tosse violenta. I genitori tentano prima rimedi tradizionali, ma poi, su consiglio di un guaritore, la madre, di nome Nyandhuok, la porta all’ospedale di Marial Lou.

Adau si presenta gravemente malnutrita, con diarrea emorragica, malaria e anemia grave. Condizioni subito trattate in modo soddisfacente, ma lei non mostravaAdau1 segni di recupero. In breve però, è chiaro il perché: la bimba ha una tubercolosi polmonare. Abbiamo iniziato subito il trattamento per TB e la bimba è presto migliorata. Era stata inserita nel Programma Nutrizionale per i primi 40 giorni ma già dopo 2 settimane, il trattamento dietetico e terapia TB hanno notevolmente migliorato il suo stato. Ora è stata trasferita nell’unità TB dell’Ospedale di Marial Lou per completare il trattamento previsto per gli ultimi 6 mesi.

Ma per tutti noi è una gioia vedere quel delizioso faccino sorridere e una bimba felice impegnata a giocare come tutti i bambini anche durante la noiosa fase di cura della TB!

Un successo che vogliamo condividere con voi e con tutti coloro che ce lo permettono!

 

 

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