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8 Ottobre 2014

CLIMA DI OTTIMISMO PER LA PACE IN SUD SUDAN

Intanto, c’è un cauto ottimismo sulla buona riuscita dei prossimi colloqui di pace tra il presidente sud sudanese Salva Kiir e i ribelli di Riek Machar, che si terranno dalla metà di ottobre ad Addis Abeba. Lo hanno riferito alcuni esponenti della Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad) al quotidiano locale Sudan Tribune, qualche giorno fa.
Sembra infatti che negli ultimi scambi preliminari si sia concordato un esecutivo di transizione, spostando la discussione sulla durata del mandato e sulla composizione e sui poteri dello stesso. Uno sviluppo positivo dunque, auspicato da più parti, anche se rimane il nodo, su cui divergono le posizioni, entro quando introdurre un sistema federale in Sud Sudan. I ribelli, infatti, chiedono che sia attuata subito una nuova forma di governo, ma il presidente, invece, vuole un periodo di transizione di almeno 30 mesi. C’è poi la questione dei poteri del presidente, che i ribelli con il nuovo governo federale, vorrebbero passassero al Primo ministro: l’attuale governo però vuole sottoporre al voto popolare questo grande cambiamento istituzionale.
Resta comunque, dopo otto mesi di violenze, morti, sfollati e drammatiche emergenze, uno spiraglio di speranza concreto: finora, infatti, tutti i negoziati di pace non avevano ottenuto alcun accordo serio e nessuna vera tregua. I colloqui riprenderanno verso la metà di ottobre con nuove, e speriamo, più concrete proposte.

 

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