30/03/2015 – L’appello dei vescovi del Sud Sudan è sempre più accorato: perché vi sia la pace bisogna sognarla, immaginarla, crederci con tutte le forze. Non sembra essere così dopo l’ennesimo tentativo – fallito – di trovare un accordo tra le fazioni governative di Salva Kiir e i ribelli dell’ex vice Riech Machar.
La Chiesa chiede di fermare immediatamente i combattimenti, come rende noto l’agenzia Misna: «E’ inconcepibile trattare su incarichi, responsabilità, percentuali, sistemi di governo, distribuzione delle risorse e altri temi, mentre ogni giorno ci sono nuove vittime».
La Conferenza Episcopale denuncia inoltre il mancato rispetto delle intese di cessate il fuoco sottoscritte a febbraio, dopo gli accordi presi e mai rispettati risalenti all’inizio del 2014. Dallo scoppio delle ostilità è passato quasi un anno e mezzo. Un tempo che ha segnato 2 milioni di vittime e quasi un milione di sfollati.
