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26 Agosto 2015

FIRME DI UN NUOVO INIZIO?

           peace

27/08/2015  E’ ufficiale: dopo un lungo summit nella Freedom Hall di Juba, ieri pomeriggio il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit, ha finalmente siglato l’accordo di paceproposto dall’Autorità Intergovernativa per lo Sviluppo (IGAD) alla giovane nazione africana.Un evento importante che mette nero su bianco l’impegno delle parti a trovare soluzioni concrete e durature alla guerra civile in corso da quasi 20 mesi in territorio sud sudanese. 

«Il governo ha negoziato e si impegna a realizzare l’accordo in buona fede, ma chiediamo all’IGAD di sostenere la trattativa per evitare di fare passi indietro nel processo di pace» ha detto il presidente Kiir a margine del summit.

Il mediatore capo dell’IGAD nonché primo ministro etiope, Hailemariam Dessalegn, ha espresso soddisfazione e ha descritto quella di ieri come una giornata importante per tutti i sud sudanesi. Si è appellato ai capi di governo e all’opposizione affinché entrambe le parti si impegnino ad implementare l’accordo e riportino la pace alla popolazione del Sud Sudan.

Da una firma all’altra: mentre il presidente Kiir a Juba siglava l’accordo, il ministro dei trasporti sud sudanese Kwong Danhier Gatluak era in Sud Africa per approvare un documento che spera potrà diventare parte integrante di un nuovo afflusso di investimenti infrastrutturali necessari allo sviluppo del Paese. Un accordo con la controparte sudafricana che prevede, tra le altre cose, anche un percorso di formazione per ingegneri civili e controllori del traffico aereo.

«Gli investitori sono interessati – ha dichiarato Gatluak alla Reuters – non appena la guerra sarà finita, verranno a investire nel nostro Paese». E ha aggiunto: «Il Sud Sudan ha bisogno di oltre 10 miliardi di dollari per costruire e migliorare 10mila chilometri di strade; la prima strada asfaltata qui è stata costruita nel 2012 con fondi di USAID, lunga 192 chilometri, che collega Juba al confine ugandese». «Ora dobbiamo costruire una strada per collegare Juba all’area nord-occidentale del Sud Sudan, in totale circa 440 chilometri per 700 milioni di dollari» ha evidenziato Gatluak.

Il ministro dei trasporti ha confermato che la Cina sta investendo nel Paese e la Banca Mondiale ha promesso un contributo di 150 milioni di dollari per migliorare la rete stradale nelle aree rurali e aumentare così l’accesso ai mercati locali. Anche se per ora il progetto infrastrutturale più imminente riguarda l’aeroporto di Juba: 700 metri di pista aggiuntivi da completare entro settembre 2016.

(fonti: Reuters, Catholic Radio Network)

 

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