I recenti report sullo stato della nutrizione del Sud Sudan, evidenziano livelli ancora alti per quanto riguarda l’insicurezza alimentare nel Paese. Basti pensare che nell’agosto del 2019 la mancanza di cibo ha colpito circa il 75 per cento della popolazione e, come spesso accade, a risentire in modo maggiore della mancanza di cibo sono le donne e i bambini, spesso affetti da grave malnutrizione.
A determinare l’instabilità delle condizioni nutrizionali ci sarebbero la lenta ripresa dei mercati e dei mezzi di sussistenza; i fenomeni atmosferici (la siccità in alcune zone e le piogge torrenziali in altre aree del Sud Sudan) che impediscono di coltivare la terra e di allevare in modo adeguato gli animali; l’elevato costo dei generi alimentari e la crisi economica che ha ridotto le possibilità di acquisto delle famiglie.
Per migliorare le condizioni delle popolazioni in stato di disagio alimentare sono in fase di distribuzione i 145.000 pasti di “A ciascuno il suo pasto”, il progetto di Fondazione CESAR per contrastare la fame che ha vita grazie alle tante persone che ci sostengono.
Ad occuparsi della distribuzione dei pasti nella Diocesi di Rumbek ci sono i missionari, impegnati nella consegna delle buste contenenti il mix alimentare di riso, soia, verdure essiccate e vitamine. A beneficiare dell’aiuto un migliaio di famiglie tra le più povere e bisognose della diocesi in Sud Sudan.
