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5 Maggio 2021

Padre Christian nella videointervista a ACI Africa

Cari amici di Cesar,

condividiamo con voi la videointervista che Padre Christian Carlassare, Vescovo di Rumbek, ha rilasciato a ACI Africa, che ringraziamo per la concessione. Le parole del Vescovo sono  molto intense. Potete leggerle qui sotto e guardare il video della testimonianza sul canale YouTube di Fondazione Cesar: Il messaggio di Christian Carlassare (ACI Africa 03 05 2021)

Padre Christian Carlassare, Vescovo di Rumbek :
Sono p. Christian Carlassare, Vescovo eletto della Diocesi di Rumbek.
Ciao a tutti e grazie a ACI Africa per darmi l’opportunità di mandare questo messaggio. Mi rivolgo a voi ancora da un letto d’ospedale, ma pieno di speranza. Innanzitutto desidero ringraziare tutti i Cristiani nel mondo che stanno pregando per me e mi stanno trasmettendo molto coraggio e fede in Dio.  
Riconosco anche la solidarietà, con una forte presa di posizione dei miei fratelli più anziani, i Vescovi del Sudan e Sud Sudan  che hanno visto che questo attacco ad un membro è l’attacco all’intera Chiesa.

Sono grato per il sincero impegno del Governo, dalla presidenza alle autorità a livello locale, per difendere la verità e prendere provvedimenti legali al fine di correggere quanto di male è successo a Rumbek, affinchè non possa accadere mai più.Anche i mass media hanno parlato molto di questo accadimento. Che non incolpino o confondano ma informino sui fatti. Ho letto titoli come “Rumbek spara al Vescovo” o  “il Sud Sudan spara al Vescovo”.  Questo è vergognoso.  Molti sud sudanesi innocenti  mi hanno scritto dicendomi che sono dispiaciuti per quello che “il Sud Sudan ti ha fatto”. E ho risposto loro “per favore state sereni”. Non è stata la gente del Sud Sudan che mi ha colpito. Non sono stati i Dinka, nè gli Agar che mi hanno colpito. E’ stato un gruppo di poche persone che non hanno valori umani e sono la vergogna della loro comunità.
Rumbek non ha sparato al suo Vescovo. Rumbek non ha picchiato o ammazzato sacerdoti come è successo qualche anno fa.
Rumbek non ha maltrattato i religiosi o le religiose. Rumbek non ha abusato di persona alcuna. Questo è quello che vogliamo da Rumbek. Non dovrà mai più succedere il contrario. Ed invito i leaders delle comunità ed i capi locali a mettere al bando i membri violenti della loro comunità ed applicare il diritto consuetudinario che non tollera la violenza, in particolare quando può essere evitata.  Non permettete che membri violenti tengano tutta la comunità in ostaggio. La cultura Dinka non ha spazio per la violenza. La violenza non fa parte di alcuna cultura in qualsiasi parte del mondo. L’insegnamento della Chiesa è chiaro. Parla del Vangelo. Questo è il messaggio che dobbiamo predicare con le nostre parole ma anche con il nostro esempio di vita. Il Vangelo che ho letto la scorsa domenica prima dell’aggressione, raccontava del Buon Pastore ed abbiamo visto la differenza tra un pastore che ama le sue pecore e un pastore che invece si prende cura del suo gregge per il proprio interesse personale. Sono dispiaciuto nell’ammettere che questo istinto, che è l’istinto del male, a volte influenza anche noi persone di Chiesa. Pensiamo di portare sviluppo a noi e al nostro gruppo. E per questo  commettiamo ogni sorta di iniquità. Ma per favore, convertiamoci, cambiamo il nostro pensiero. Non può essere così. E così ora, da questo letto d’ospedale, mi piego in basso di fronte a Dio e intercedo per la Chiesa di Rumbek.

Prego per la conversione dei peccatori. Offro il dolore che sto patendo affinché il Signore, il nostro Dio, possa purificare la Chiesa di Rumbek da tutti gli errori. E che cose di questo genere non possano più accadere. Nessuno spazio per la violenza, la divisione, il desiderio personale che viene dal maligno. Lavoriamo invece per dar vita ad una Chiesa seguendo l’insegnamento di Gesù. Una Chiesa che sia una, che significa unita. Che è Santa che significa come Dio che rende la gente santa. Cattolica, che significa che abbraccia tutti, indipendentemente dal clan, dalla tribù o dal colore della pelle. E Apostolica, che significa che viene da Gesù attraverso il Papa ed i Vescovi. E Papa Francesco e il Collegio dei Vescovi mi hanno mandato a voi, gente di Rumbek, per questa missione, per fare una Chiesa unica, santa, cattolica e apostolica. E  compirò questa missione con tutto il mio cuore per amore vostro e del Sud Sudan. Lasciate che sia un segno per tutti voi, così mi alzerò da questo letto e camminerò di nuovo. E lasciate che Rumbek si rialzi nuovamente e cammini sulla strada della pace e dell’unità.

 

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